Quanti litri di acqua dolce dovrebbe produrre un dissalatore?
Un dissalatore marino per barche correttamente dimensionato dovrebbe fornire il fabbisogno giornaliero dell’imbarcazione in 3-4 ore di funzionamento. Il fabbisogno giornaliero si basa sul numero di persone a bordo e sul tipo di imbarcazione. In genere si stima un fabbisogno di 30-40 litri al giorno per persona su una barca a vela e di 50-60 su barche a motore o catamarani. Ad esempio una barca a vela con un equipaggio di 5 persone avrà un consumo complessivo giornaliero di acqua dolce di circa 150-200 litri. In questo caso il dissalatore ideale ha una capacità di 50-60 litri/h.
Quali sono le differenze tra i vari modelli?
I dissalatori Schenker per barche sono disponibili in 3 modelli: Zen, Smart e Modular.
Tutti sono dotati di un dispositivo di recupero di energia che consente di ridurre al minimo il consumo elettrico. Materiali, qualità e affidabilità dei 3 modelli sono equivalenti.
Nello Zen praticamente tutti i componenti sono integrati nelle flange laterali, minimizzando l’uso di componentistica commerciale esterna, come raccordi, tubi, valvole. Questo rende lo Zen molto compatto, e caratterizzato da una forma ultrapiatta.
Al contrario lo Smart e il Modular sono basati su una configurazione più tradizionale, e quindi i principali componenti del dissalatore (ERS, membrane, valvole, tubi, raccordi) sono separati, semplificando al massimo l’ ispezione e la manutenzione delle diverse parti.
Lo Smart è basato su membrane uniche e lunghe, mentre il Modular utilizza membrane multiple. Pertanto gli ingombri dei due modelli, a parità di capacità, sono molto diversi, consentendo di scegliere la versione più adatta agli spazi disponibili.
Quale alimentazione elettrica scegliere?
Tutti i dissalatori Schenker sono dotati di Energy Recovery System e, quindi, il consumo elettrico è davvero molto basso, sia con alimentazione a 12-24V, che a 230V.
I sistemi più piccoli, per esempio da 30 e 50 litri all’ora sono disponibili sono con alimentazione a 12/24V. La potenza richiesta è infatti così bassa che non avrebbe senso prendere in considerazione un’alimentazione da generatore a 230V. Per i sistemi più grandi, da 60 a 150 litri all’ora, è disponibile sia l’alimentazione a corrente continua, sia quella alternata. Se la barca non è dotata di generatore, ovviamente la scelta sarà l’alimentazione a 12/24V.
Se il generatore è disponibile, ma usato raramente, egualmente l’alimentazione a corrente continua è da preferire, mentre è meglio optare per l’alimentazione a 230V se il generatore è usato molto frequentemente. In ogni caso, anche per i sistemi alimentati a 230V il basso consumo è un grande vantaggio, poiché consente di diminuire il carico sul generatore e di montarne eventualmente uno più piccolo.
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