Schenker Dissalatori

Schenker Watermakers: l’azienda che ha cambiato l’industria dei dissalatori

Quando e come nasce Schenker Watermakers, l’azienda che con le sue innovazioni ha rivoluzionato il mercato dei dissalatori marini.
30 Giu 2021

La dissalazione dell’acqua di mare è una tematica che ha radici profonde e antiche. Già nel IV secolo, San Basilio (329-379) descriveva come i marinai facessero evaporare e condensare l’acqua di mare con l’obiettivo di separarla dal sale.
Nel corso dei secoli, ovviamente, il progresso scientifico ha fatto dei grandissimi salti in avanti. A partire dal 1700, nell’epoca delle grandi navigazioni, la ricerca nell’ambito della dissalazione si è molto evoluta e nacquero le prime macchine per la dissalazione vere e proprie. Tuttavia, i materiali e le tecniche con cui venivano realizzate quelle macchine non erano davvero in grado di dissalare completamente l’acqua di mare.

La grande svolta tecnico-scientifica si è avuta nel 1953, quando venne proposta la tecnica dell’osmosi inversa (poi commercializzata negli anni 70). È in quegli anni che nascono i dissalatori marini come li conosciamo oggi. O quasi.

Il progresso tecnologico nell’industria della dissalazione è sempre avvenuto lentamente, con poche pietre miliari degne di nota. Due di queste, le più recenti in ordine cronologico, sono state realizzate agli inizi degli anni 2000 e nel 2018 da un’azienda italiana, la Schenker Watermakers, che ha fatto dell’innovazione il suo cavallo di battaglia, riuscendo in poco più di 20 anni di vita a rivoluzionare l’industria dei dissalatori marini.

Stabilimento Schenker Watermakers a Napoli.
Stabilimento Schenker Watermakers

Come nasce un’azienda di successo

Negli anni 90, il mercato dei dissalatori marini aveva ormai raggiunto una fase di maturità, con tecnologie affermate e grandi aziende che operavano a livello internazionale e controllavano la maggior parte delle quote di mercato.
È in questo contesto che, nel 1998, nacque la Schenker Watermakers.

Riccardo Verde, già affermato nel mondo del lavoro, grande appassionato di nautica e perfettamente a conoscenza di quelle che sono le esigenze dei diportisti, alla soglia dei 40 anni decise di cambiare la propria vita e mettersi di nuovo in gioco. È così che lasciò il suo vecchio lavoro per iniziare, guidato dalla sua passione, una nuova avventura: la creazione di un’azienda produttrice di dissalatori che cambiassero il mercato, incontrando i bisogni in continua evoluzione degli amanti della nautica.

L’obiettivo di Riccardo Verde era la creazione di un prodotto che semplificasse i dissalatori marini, avvicinandoli alle persone, rendendoli più adattabili alle imbarcazioni, più affidabili, semplici da usare e in grado di dare serenità completa ai diportisti.

«Ho voluto da subito differenziare l’azienda dal punto di vista tecnologico e questo ha reso il percorso ancora più difficile: non si trattava di assemblare delle componenti commerciali, ma di progettare il prodotto da zero, in tutte le sue parti meccaniche. Dico sempre che bisogna innovare oggi per essere qui domani. Schenker lo ha fatto».

Nonostante la passione e le buone intenzioni, i primi anni di vita dell’azienda sono stati particolarmente difficili. Il mercato era molto concentrato nelle mani delle grandi aziende, il che rendeva il percorso di una piccola neo-azienda ancora più complesso.
Durante il primo anno di vita la Schenker riuscì a vendere solo 6 dissalatori e tutti in Italia.

La svolta: forze fresche, passione e l’ERS

Ora Schenker è uno dei leader di mercato per quote di mercato e per dissalatori venduti. I fattori determinanti che hanno permesso all’azienda di uscire dalle difficoltà iniziali sono diversi:

  • Nuovi dipendenti. L’arrivo di forze fresche è stato un elemento essenziale per il successo della Schenker. L’accurata selezione di personale esperto, disponibile e pieno di voglia di crescere con l’azienda ha portato a un incredibile salto di qualità. Inoltre, in linea con l’obiettivo generale, Riccardo Verde ha voluto costruire un ambiente lavorativo sereno e rilassato, terreno fertile per poter svolgere il proprio lavoro nel modo migliore possibile.
  • Innovazione tecnologica. Dopo il 2000, e dopo l’assestamento iniziale, la Schenker ha iniziato a investire tantissimo in Ricerca e Sviluppo, riuscendo a brevettare un’innovazione enorme per l’industria: l’Energy Recovery System.

In questo modo, con perseveranza e passione, il mercato dei dissalatori si è spalancato per l’azienda nuova arrivata, consentendole di raggiungere premi e riconoscimenti a livello internazionale.

Dissalatori Schenker Zen inscatolati e pronti per la spedizione.

L’Energy Recovery System

L’ERS è un sistema brevettato e installato su tutti i modelli di dissalatore Schenker (Zen, Smart e Modular). Esso è in grado di consentire un risparmio energetico fino all’80% durante la produzione d’acqua da parte del dissalatore, elemento che ogni diportista sa bene quanto sia fondamentale. Inoltre, l’ERS rende possibile il funzionamento dei dissalatori anche tramite pompe a bassa pressione, il che abbatte drasticamente il rumore e le vibrazioni prodotte dalla macchina stessa.

Le ultime innovazioni (il dissalatore Zen) e il futuro

Seguendo in pieno la filosofia di Riccardo Verde, la Schenker Watermakers non ha mai smesso di lavorare a ulteriori innovazioni. In questo modo, alla fine del 2018, venne presentato il dissalatore Zen 30, una macchina che ha completamente rivoluzionato il mercato.

Il dissalatore Zen, infatti, si presenta innovativo già nel design, accattivante e di buon gusto. La sua forma ultra-piatta, leggera e compatta è stata un’assoluta novità nell’industria, che lo ha reso il dissalatore perfetto per qualsiasi tipo di imbarcazione. Il tutto sempre accompagnato dall’ormai affermato Energy Recovery System, che rende lo Zen il dissalatore più efficiente sul mercato dal punto di vista energetico.
A testimonianza del successo della nuova macchina, in soli tre anni di vita la Schenker Watermakers ha già venduto più di 1.000 dissalatori Zen nelle varianti da 30, 50, 100 e 150 litri all’ora.

Ma nonostante le recenti innovazioni, la Schenker non vuole fermarsi. Il costante miglioramento fa ormai parte dell’anima dell’azienda, che è già a lavoro su ulteriori novità accompagnata dalla perseveranza perenne dei suoi dipendenti.
Francesco Montagna, responsabile della produzione, riassume perfettamente lo stato d’animo generale dell’azienda attraverso questa frase:

«Sono certo che il nostro potenziale di crescita non sia ancora stato raggiunto. Lavoriamo costantemente a nuove innovazioni per migliorare i nostri prodotti e crearne di nuovi».